Page 9 - Gemelli ART
P. 9

Le tecnologie
- tre Truebeams (Varian@): acceleratori lineari di ultima generazione che consentono
di irradiare in maniera ultraconformata e in breve tempo volumi di malattia anche ampli.
Al Gemelli ART vengono eseguite le seguenti tecniche:
- Radioterapia ad Intensità Modulata (IMRT) e Terapia Volumetrica Dinamica (VMAT),
- Radioterapia Stereotassica (SRT) cerebrale e extracerebrale (fegato, polmone, pelvi e altro)
- Irradiazione Corporea Totale (Total Body Irradiation - TBI). -Radioterapia Intraoperatoria (IORT).
L’IMRT, la VMAT e la SRT sono praticate tramite l’irradiazione guidata dall’immagine (Imaging Guided Radiation Therapy – IGRT) bene ciando di tecnologie di ultima generazione, come
ad esempio l’EPID (Portal Electronic Imaging), la Cone- Beam CT, la possibilità di Gating respiratorio o attraverso un sistema basato sull’utilizzo
di transponders (Calypso@), dosimetria portale online, oltre alla Risonanza Magnetica utilizzata nell’apparecchiatura MRIdian.
In particolare con il MRIdian il
paziente può vedere in diretta su uno schermo durante la terapia come la sua malattia sia colpita dalle radiazioni e può così facilitare il posizionamento della malattia nella sede migliore per essere irradiata, controllando
il respiro e i movimenti del suo corpo. La disponibilità di cinque unità di terapia e l’organizzazione dell’attività preparatoria, che si avvale di sta  medico,  sico e tecnico dedicato, consentono l’inizio della terapia in pochi giorni. Inoltre, il Gemelli ART dispone
di uno speci co servizio di Day-Hospital e di un reparto di degenza attrezzati per le cure palliative (letti del Sollievo) e
per gestire direttamente la chemioterapia concomitante anche a bersaglio molecolare e le terapie di supporto.
2. Radioterapia Interventistica (o Brachiterapia)
Il tumore viene irradiato attraverso sorgenti radioattive miniaturizzate posizionate all’interno della malattia
con minime procedure interventistiche.
Il Gemelli ART dispone di un team specializzato, di un bunker e di una sala
Mi ha sorpreso e incantanto l’attenzione che medici e sta  sanno riservare a ciascun paziente. Viene da dire che non sarebbe quasi un loro dovere sorriderti, prenderti sotto braccio, spiegarti con pazienza quel che stai per fare. Eppure succede, ogni volta. Io, con tutta l’ansia che portavo con me, mi sono sentita accolta
MARIA TERESA
PAZIENTE
9












































































   7   8   9   10   11