Page 7 - Gemelli ART
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La  loso a
dunque anche un metodo di approccio al paziente, metodo che ha individuato nell'arte (altra possibile declinazione
del termine "ART") il veicolo più immediato ed empatico per parlare al cuore del paziente. Utilizzare la bellezza come linguaggio universale che consenta di farlo sentire accolto, rassicurato e partecipe di un percorso non facile. Gli spazi della cura sono stati a rescati con le riproduzioni di alcuni luoghi simbolo di Roma, opere
e monumenti attraverso i quali
l'arte trasmette un sentimento di eternità e un desiderio di in nito. Il paziente al Gemelli ART si trova così immerso in
un contesto di bellezza che predispone a un complessivo miglioramento del benessere psico sico.
Al Gemelli ART ci sono alcuni pazienti speciali sui quali istintivamente viene posta una particolare attenzione: i bambini. Gli spazi dedicati ai loro percorsi terapeutici sono stati pensati
per consentire ai piccoli ospiti di proiettarsi in un mondo di favola dove sono chiamati a essere
protagonisti. Un grande acquario nel corridoio e i disegni colorati e giocosi sulle pareti li immergono in un meraviglioso mondo subacqueo; la sala della terapia
- dove i bambini restano da soli per il trattamento - riproduce l'interno di un sottomarino e il macchinario che ruota intorno al paziente è il ponte di comando del sommergibile dove sono chiamati a essere dei piccoli e coraggiosi Capitano Nemo. La favola è da sempre lo strumento attraverso il quale trasmettere ai bambini le meraviglie ma anche la durezza della vita, e al Gemelli ART è un altro strumento "artistico" che umanizza il percorso di cura.
Ogni anno sono oltre 10mila le persone accolte per un percorso terapeutico, diagnostico, per visite di controllo o per attività
di riabilitazione. Questo numero rappresenta un insieme di storie, di volti, di incontri che s dano ogni giorno gli sta  del Centro
a riscoprire il senso profondo della propria professionalità, la responsabilità della vicinanza umana a chi quotidianamente ripone in noi attese e  ducia.
Mi dicevano: «Ti abituerai alla so erenza di questi pazienti». Ormai sono anni che faccio questo lavoro, e sono convinto di una cosa: il giorno in cui mi accorgerò di essermi abituato, sarà il giorno in cui dovrò rimettere in discussione il senso della mia presenza al Gemelli ART. La grande s da, qui, è mettere in campo ogni giorno la propria umanità, oltre alla professionalità
PIO BANNETTA
TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA
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