Durante un percorso oncologico, che prevede diversi tipi di terapia (chirurgia, chemioterapia, radioterapia), i pazienti oncologici possono trovarsi ad affrontare alcuni effetti collaterali dovuti a queste cure, che colpiscono la cute, il cavo orale e la mucosa vaginale. Per aiutare questi pazienti, presso il servizio di Radioterapia Oncologica del Policlinico Gemelli di Roma è stato avviato un progetto innovativo ed è stato anche aperto uno specifico ambulatorio, che prescrive farmaci, integratori e creme dermocosmetologiche, ma insegna anche come truccarsi.
Macchie, cicatrici, discromie, eritemi, lesioni cutanee e anche infiammazioni delle mucose del cavo orale e vaginale. Sono questi alcuni degli effetti collaterali che possono essere causati dalla chemioterapia e dalla radioterapia a cui devono essere sottoposti i pazienti oncologici. Tali danni a carico della pelle, degli annessi e delle mucose, a differenza di altri effetti collaterali, sono quelli più facilmente visibili e spesso anche valutabili dallo stesso paziente, capaci di spaventare, destabilizzare e creare disagio dal punto di vista estetico e psicologico. Per affrontarli è stato avviato il progetto “CuteInForma” presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, che ha visto anche l’apertura di un ambulatorio di Medicina Estetica Oncologica Funzionale.
Il progetto “CuteInForma”
Questo progetto si prefigge due obiettivi: mantenere la cute e le mucose in forma, ma anche fornire ai pazienti tutte le informazioni necessarie per prendersene cura da soli durante le terapie oncologiche e, soprattutto, al termine del percorso terapeutico. È infatti particolarmente stressante e invalidante per un malato oncologico che ha appena completato i cicli di terapia veder apparire sul proprio corpo ad esempio una radiodermite, cioè una forte irritazione della pelle dovuta all’esposizione alle radiazioni, oppure manifestare un’infiammazione del cavo orale che gli impedisce di mangiare. “Si parla da sempre di qualità della vita e questo progetto nasce proprio dalla necessità non solo di curare i pazienti oncologici, ma anche di prendersi cura di loro”, spiega la dott.ssa Adelina Petrone, specialista in radioterapia oncologica e medicina estetica presso il Gemelli ART e responsabile del progetto. “Il nostro obiettivo è quello di limitare gli effetti collaterali su pelle e mucose e anche di preoccuparci del benessere generale del paziente: se riusciamo a ridurre questi effetti, possiamo proseguire più tranquillamente le cure oncologiche”. Il progetto ha visto il pieno supporto del prof. Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART, e della prof.ssa Maria Antonietta Gambacorta, responsabile degli ambulatori del servizio.
L’ambulatorio di Medicina Estetica Oncologica Funzionale
Nell’ambito del progetto “CuteInForma”, quattro anni fa presso il Gemelli ART è stato anche aperto un ambulatorio di Medicina Estetica Oncologica Funzionale, al momento dedicato esclusivamente alle pazienti con carcinoma mammario, che necessitano di un supporto personalizzato perché più esposte alla tossicità delle terapie. Questo ambulatorio vede anche una componente multidisciplinare. “Con il collega dermatologo dott. Pietro Sollena, innanzitutto incontriamo il paziente per effettuare un esame della pelle e delle mucose con sonde non invasive e anche un’approfondita anamnesi pre-terapia, così da individuare patologie precedenti, come psoriasi o vitiligine, oppure situazioni di cute già resa fragile da altri trattamenti o da interventi chirurgici come le complesse ricostruzioni chirurgiche della mammella”, racconta la dott.ssa Petrone, responsabile dell’ambulatorio. “Ciò ci consente di personalizzare le terapie di supporto e di modulare gli interventi farmacologici o estetici sulla base della gravità, oltre ad informare preventivamente la paziente su come comportarsi in caso di insorgenza di eventuali effetti collaterali”. L’ambulatorio fornisce alle pazienti pure una serie di informazioni su cosa si può fare dopo il trattamento, ad esempio se è possibile andare al mare ed esporsi al sole, oppure frequentare una spa o un centro termale.
Anche il trucco può aiutare
Per affrontare gli effetti collaterali può essere anche utile ricorrere ai cosmetici o al camouflage. Una parrucca per nascondere la caduta dei capelli, oppure il trucco per tracciare le sopracciglia cadute o per nascondere irritazioni della pelle, possono essere di grande sollievo psicologico per le pazienti. “Imparare a truccarsi può essere considerata poca cosa, ma è di grande importanza per una donna che vede cambiare la propria immagine corporea”, sottolinea la dott.ssa Petrone. “Nell’ambito del nostro progetto, abbiamo organizzato un incontro con una truccatrice professionista. E’ stato bellissimo vedere le nostre pazienti che ritrovavano la luce sul volto dopo il trucco. Ricordo una giovane paziente ricoverata che chiese di essere truccata perché quel giorno attendeva la visita della mamma: quando si è guardata allo specchio, si è emozionata”. Parallelamente a queste attività, è stata anche avviata una collaborazione con il corso di laurea breve in Cosmetologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per realizzare dei nuovi progetti di ricerca, che consentiranno di individuare i prodotti cosmetici migliori per le applicazioni in ambito oncologico.