Digital Therapy

Presso il  Policlinico “A. Gemelli” di Roma è stato inaugurato “Art4ART”, il nuovo Day Hospital di Radioterapia Avanzata che offrirà ai pazienti una salutare immersione nell’arte e nella natura per accoglierli e coccolarli durante i trattamenti. Presente all’inaugurazione anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Art4ART è un’ esperienza da imitare che apre nuove strade”.

Si chiama “Art4ART” ed è il nuovo Day Hospital e Degenza per l’Interventistica Radioterapica e la Radioterapia Metabolica del Centro di Radioterapia Oncologica “Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS di Roma, realizzato in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini. L’idea alla base del progetto è di rivestire di bellezza, in tutte le sue declinazioni, i trattamenti oncologici di ultima generazione, come l’Advanced Radiation Therapy. Un “esperimento” che si basa su tante evidenze scientifiche: sono infatti ormai numerosi gli studi che, in vari campi della medicina, dimostrano come l’arte e la bellezza abbiano di per sé un potere curativo.

Gli interventi di Franceschini e D’Amato

“Grazie al progetto Art4ART i pazienti potranno estraniarsi dalla situazione contingente e respirare un po’ di bellezza anche dentro le mura di un ospedale”, ha detto in occasione dell’inaugurazione il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Durante la pandemia abbiamo capito, infatti, cos’è l’Italia senza cultura, senza la gioia nelle piazze e nelle strade e quanto sia importante nella società respirare bellezza e trarre energia nella sua visione. Questa è un’altra iniziativa del Policlinico Gemelli che dimostra una grande capacità di visione, di immaginazione e di essere sempre un po’ avanti e che molti dovranno imitare in Italia e nel mondo”.

“Un’iniziativa quella di Art4ART che inserisce, all’interno del percorso terapeutico, la bellezza, rappresentata in questo caso dall’arte, come elemento per il recupero del benessere psico-fisico del paziente, nel momento in cui affronta un percorso importante, come quello del contrasto alla patologia oncologica, della radioterapia”, ha commentato a sua volta Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. “Ed è particolarmente lodevole che iniziative di questo genere vengano prese anche in un momento ancora così drammaticamente caratterizzato dall’ansia e dall’incertezza. Oggi il Gemelli inaugura una nuova frontiera, che coniuga la scienza medica con l’arte”.

La soddisfazione del Policlinico Gemelli

“Siamo davvero orgogliosi di poter offrire ai nostri pazienti questo esempio eccellente di umanizzazione di cure ad altissimo contenuto tecnologico, come quelle del Gemelli ART”, ha affermato il professor Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS. “Rendere i trattamenti più a misura d’uomo, perseguendo sempre l’eccellenza delle cure è il binomio che da sempre caratterizza le attività di Fondazione Policlinico Gemelli e che, con il progetto Art4ART, raggiunge una delle sue espressioni più alte”.

“Il principale obiettivo di Art4ART, un’esperienza unica al mondo, è di ingaggiare la sfera emotiva dei pazienti, che sono spesso provati dallo stress e dalla preoccupazione della malattia, per raggiungere il miglior risultato di cura”, ha spiegato il professor Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vicedirettore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli. “È un esempio di ‘welfare culturale’, un modello integrato di promozione del benessere e della salute, attraverso le arti visive, performative e il patrimonio culturale”.

Visitiamo Art4ART

Visitiamo dunque il nuovo Day Hospital del “Gemelli ART”. La sala della chemioterapia è trasformata in un’esperienza immersiva sulle Alpi o su una spiaggia tropicale; opere d’arte e grandi affreschi che “cancellano” le pareti e i corridoi dell’ospedale per accogliere il paziente in un ambiente rilassante e pieno di bellezza. Grandi schermi ad alta definizione, nella sala d’accoglienza “Odeon” che con le loro immagini trasportano il paziente verso un altrove rasserenante. Le note di un pianoforte o di un’orchestra sinfonica si insinuano preziose negli interstizi dell’attesa o nei tempi di somministrazione delle cure, accarezzando l’anima dei pazienti. Anche le poltrone del Day Hospital sono contrassegnate dal nome e dal colore di un fiore, non più dalla freddezza di un numero. E in un posto del genere non poteva mancare la natura, quella vera, disposta lungo una serie di serre verticali, che offrono al paziente l’esperienza rilassante del verde.

“Sono tanti ‘semi di bellezza’ che daranno al paziente la possibilità di ricaricare il suo spirito e di trovare nuove energie per affrontare il suo percorso di cura”, ha spiegato il professor Valentini. “Ad ogni paziente verranno inoltre regalati all’inizio della terapia dei semi; noi sappiamo quanto durerà il trattamento e con Confagricoltura abbiamo selezionato semi di piante che fioriranno dopo 2, 4 o 6 mesi, un tempo pari  alla durata della terapia. Il messaggio che vogliamo dare con questo gesto è che l’inverno esiste. Ma dopo c’è sempre una primavera. È l’augurio di una nuova vita quello che vogliamo offrire ai nostri pazienti, dopo questa parentesi che hanno percorso insieme a noi”.

La sfida della Digital Therapy

Il cuore del progetto di digital therapy del “Gemelli ART” è una piattaforma digitale che, attraverso sofisticate tecnologie informatiche e multimediali, consente di personalizzare l’ambiente dove il paziente riceve le sue cure. Fruibile sia in ospedale che a casa, questo progetto ha tre caratteristiche principali. La prima è la connessione, il paziente può cioè rimanere in collegamento con il personale sanitario, con i volontari e, volendo, con altri pazienti. La seconda è l’intrattenimento: il paziente, attraverso uno schermo o un tablet può trascorrere le ore di permanenza in ospedale per le terapie, guardando un film, assistendo ad un concerto o visitando virtualmente un luogo d’arte o una mostra. Potrà anche “partecipare” ad una lezione nel laboratorio di un artista o “viaggiare” verso luoghi naturali di straordinaria bellezza. L’ultima caratteristica connotante di Art4ART è la ricerca: grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale dei quali è dotata la piattaforma digitale, sarà possibile mettere in relazione i dati clinici del paziente con le esperienze artistiche o i contenuti digitali da lui prediletti, per verificare se l’esposizione immersiva all’arte e all’intrattenimento possano avere delle ricadute misurabili sugli outcome del trattamento: in particolare, nel breve termine verranno studiate tolleranza alle terapie e compliance del paziente, mentre a lungo termine si valuterà l’impatto sul controllo della malattia e sulla sopravvivenza.

“La nostra idea ha riscosso da subito un grande interesse durante la sua realizzazione”, ha rivelato il professor Valentini. “Abbiamo ricevuto tantissime donazioni da parte di privati cittadini, fondazioni culturali, aziende tecnologiche e del farmaco, musei e artisti che ci hanno consentito di ‘popolare’ di varie espressioni artistiche Art4ART”. È il caso ad esempio dei Musei Vaticani che hanno messo a disposizione immagini ad alta risoluzione di cento capolavori delle loro collezioni, oltre ai tour virtuali della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello. Il pittore Antonio Nunziante ha donato una trentina di opere, che sono state esposte lungo il corridoio e negli ambulatori; anche i quadri raffiguranti i fiori per le poltrone da terapia del Day Hospital e i grandi affreschi della sala d’accoglienza e della sala di degenza per la radioterapia metabolica recano la sua firma. La pianista Cristiana Pegoraro ha offerto il video di un suo concerto e vari brani eseguiti al pianoforte. Stessa cosa da parte della Fondazione Orchestra e Coro Sinfonico di Milano “G. Verdi”. Il giornalista e scrittore Corrado Augias ha contribuito con il racconto delle sue passeggiate romane e in altre città italiane, mentre lo scrittore Sandro Veronesi ha donato la lettura di alcune poesie. Infine il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), Medicinema, il Centro Aletti di Roma e il regista Alessandro Negrini hanno messo a disposizione video, cortometraggi, documentari e audiolibri. Mondo Convenienza e Windtre hanno contribuito rispettivamente all’allestimento degli spazi e alla fornitura di tablet e connettività per la fruizione dei contenuti artistici.

Lavinia Biagiotti Cigna, ambasciatrice di Art4ART

Ambasciatrice di Art4ART in Italia e nel mondo sarà Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e CEO di Biagiotti Group, che ha da sempre a cuore il legame tra bellezza e arti del territorio, tra passato presente e futuro. “Sono molto grata e onorata di poter testimoniare l’avvio di un progetto così straordinario, che coniuga la ricerca con la bellezza e ringrazio il professor Vincenzo Valentini e il Policlinico Agostino Gemelli”, ha dichiarato Lavinia Biagiotti. “La pandemia ci ha insegnato molte cose: innanzitutto l’importanza di partecipare e sostenere la ricerca, la formazione e l’assistenza degli ospedali del proprio territorio, non solo nell’emergenza, ma ogni giorno con fiducia e lungimiranza. La bellezza può e deve contribuire a quel ri-orientamento etico della società senza il quale si perdono fiducia e speranza. È il miglior investimento per il futuro nostro e delle generazioni che verranno.”

Erano anche presenti all’inaugurazione Laura Delli Colli, presidente del Festival Internazionale del Film di Roma, Paolo Del Brocco, amministratore Delegato di RAI Cinema, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, e Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani.

La Commissione Europea, nell’ambito del programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, ha premiato il progetto “Care4COVID”, una app sviluppata dal Policlinico Gemelli di Roma in parthership con la società belga Innovation Sprint. Questo progetto si è infatti aggiudicato uno dei bandi del programma europeo “COVID-X” (COVID eXponential Programme), che ha lo scopo di favorire la collaborazione tra i fornitori di soluzioni di eHealth – con particolare attenzione alle startup e alle piccole e medie imprese – e il sistema professionale sanitario per combattere il COVID-19.

In particolare, il progetto “Care4COVID” utilizza la piattaforma Healthentia, collaudata sin dall’inizio della pandemia per la gestione da remoto dei pazienti COVID presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli, diretto dal prof. Vincenzo Valentini. Sull’argomento, il sito web del Policlinico Gemelli ha pubblicato un ampio articolo, ripreso anche da alcune testate giornalistiche nazionali. Lo stesso che riproduciamo integralmente qui sotto.

Care4COVID, l’App per il monitoraggio dei pazienti Covid-19 tra i vincitori del bando europeo COVID-X

di Maria Rita Montebelli

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in partnership con la tech company Innovation Sprint Sprl (Belgio), si è aggiudicata uno dei bandi di COVID-X, un programma supportato della Commissione Europa nell’ambito di Horizon2020. Il progetto vincitore (‘game changer’), HEALTHENTIA Care4COVID, ha ricevuto un finanziamento complessivo di 150 mila Euro.

“Care4COVID – spiega il dottor Luca Tagliaferri, Principal Investigator del progetto e Responsabile UOS di Radioterapia Interventistica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – utilizza i dati clinici dei pazienti con COVID-19 sulla piattaforma Healthentia, ‘collaudata’ sin dalla la prima fase dell’emergenza COVID-19, quando abbiamo implementato insieme a Innovation Sprint una App per monitorare e identificare precocemente sintomi e situazioni a rischio nei pazienti in trattamento radioterapico e nel personale sanitario, in modo da impostare in maniera tempestiva azioni cliniche specifiche e preventive, per evitare complicanze. Anche attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, questa App ci consente di clusterizzare i pazienti per individuare con precisione le categorie più a rischio; possiamo così profilare i diversi fenotipi dei pazienti per definire il miglior supporto medico, in maniera personalizzata. Il sistema permette inoltre di monitorare e supportare da remoto i pazienti. Abbiamo partecipato a questo bando internazionale per condividere l’esperienza fatta con questa piattaforma di sharing data e confrontarci con altre realtà, al fine di aggregare evidenze scientifiche e gestionali, così da arrivare a produrre raccomandazioni più robuste, che informeranno le indicazioni future sulla gestione del COVID-19 nei pazienti fragili per definizione, come quelli oncologici”.

“Anche attraverso queste iniziative – commenta il dottor Alfredo Cesario, Open Innovation Manager della Fondazione – il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS si impegna nella creazione di percorsi di medicina personalizzata adeguati alle caratteristiche di ogni paziente, per garantire la migliore cura e consentire alla ricerca scientifica di progredire nel suo naturale percorso di innovazione e sviluppo”.

Care4COVID è anche una soluzione di supporto e assistenza da remoto per le persone e i lavoratori sanitari affetti da COVID, volta a migliorare l’efficienza operativa delle strutture sanitarie. Nata a marzo 2020, allo scoppio della pandemia, è stata successivamente sviluppata come perno della piattaforma Healthentia eClinical, che già offriva possibilità di monitoraggio dei sintomi e viene utilizzata da 5 grandi aziende pharma per gli studi clinici. Innovation Sprint ha in seguito adattato la possibilità di tracciamento dei sintomi, al COVID-19. Healthentia oggi viene utilizzata in diversi studi clinici relativi al COVID-19 e di recente ha lanciato la versione Vax per supportare il monitoraggio del programma di vaccinazione. Ad oggi dunque Care4COVID consente di mettere in campo azioni di prevenzione, stratificando pazienti e individui sani in categorie di rischio; permette di monitorare e supportare da remoto i pazienti; esegue flussi di lavoro e percorsi clinici per i casi COVID-positivi; dà continuità operativa nelle grandi organizzazioni, viene utilizzata per il follow-up dei programmi di vaccinazione. Healthentia è un medical device di classe I certificato.

COVID-X è un programma della durata di 10 mesi nato allo scopo di accelerare l’arrivo sul mercato di progetti già ‘maturi’, cioè con un elevato Technology Readiness Level (7+ TRL), basati sull’intelligenza artificiale e dedicati ai pazienti affetti da COVID-19. Il suo obiettivo è di fornire una migliore assistenza ai pazienti con COVID-19, sbloccando tutto il potenziale dell’intelligenza artificiale e dei dati per superare le sfide poste dal COVID-19, che dallo scoppio della pandemia ha causato oltre un milione di morti in Europa, accelerando l’arrivo dei progetti migliori sul mercato, nell’intento di salvare quante più vite possibile. Il programma è mirato a chiudere il gap tra il settore digitale e i provider sanitari.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con i Lions e l’Associazione Attilio Romanini, ha rappresentato un momento di condivisione per i pazienti della Radioterapia del Policlinico Gemelli di Roma e i loro familiari, come anche operatori sanitari, collaboratori, amici e donatori. Un’occasione anche per promuovere i due nuovi progetti “Scrigno REC” e “Cometa” dedicati soprattutto ai pazienti pediatrici. 

Per conoscere e sostenere il nuovo progetto “Cometa”, visita subito questa pagina: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/.

Importante successo per “Fessure di luce”, il concerto in streaming della pianista e compositrice Cristiana Pegoraro, promosso dal centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, con il contributo dei Lions italiani e della LCIF Lions Clubs International Foundation e con la collaborazione dell’Associazione Attilio Romanini. Trasmesso lo scorso 6 gennaio sui canali web e social del Gemelli ART, ha fatto registrare circa 500 visualizzazioni durante l’evento, provenienti da tutta l’Italia e anche da molti Paesi del mondo (Cile, Spagna, Messico, Argentina, Austria, Colombia, Regno Unito, Slovenia, USA, ecc.). Grazie poi alla possibilità di seguire il concerto anche successivamente on demand, dopo sei settimane le visualizzazioni sulle pagine social del Gemelli ART sono crescite fino a quasi 3mila. Il concerto è ancora disponibile a questo link: http://www.gemelliart.it/concerto/. È anche possibile assistere online alla versione integrale dell’esibizione (13 brani invece dei 6 originali, tra cui opere molto note di Chopin, Beethoven, Mozart, Rossini, Piazzolla e della stessa Pegoraro) iscrivendosi alla newsletter “RT News” del Gemelli ART.

Un concerto per due progetti “tecnologici”

L’organizzazione del concerto “Fessure di luce” ha rappresentato l’occasione per promuovere due importanti progetti avviati dal Gemelli ART. Il primo, denominato “Scrigno REC”, è stato già realizzato, proprio grazie al contributo dei Lions: si tratta di un ambiente dove i pazienti pediatrici, bambini e ragazzi, attraverso le tecnologie audiovisive potranno raccontare il loro viaggio in Radioterapia, portando le proprie storie e testimonianze fuori dall’ospedale e lasciando una traccia indelebile di sé.

Il secondo progetto, denominato “Cometa”, è invece in fase di avvio: riguarda la realizzazione di una nuova “stanza tecnologica” che consenta ai pazienti candidati a trattamenti di radioterapia metabolica di restare in contatto con i loro familiari ed amici durante il periodo di degenza in isolamento. Questa iniziativa ben si colloca nel più ampio progetto “Art4ART”, che vede ogni forma d’arte, da quella pittorica fino alla musica, al servizio dei pazienti, per rendere più confortevole e accogliente la loro permanenza nella struttura ospedaliera e il periodo, non sempre facile, della terapia.

 

Valentini: “La bellezza dell’arte per progetti di solidarietà”

Il concerto è stato introdotto dal saluto del prof. Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vicedirettore scientifico del Policlinico Gemelli. “Lo spartito della vita ha messo quest’anno dinanzi a noi una pagina molto complessa, che ci ha però confermato che la bellezza e la profondità della vita possono correre sulle note di qualsiasi pentagramma”, ha affermato il prof. Valentini. “Il concerto del maestro Cristiana Pegoraro, che ringrazio di cuore, ci ha fatto il dono di dare armonia, immagine e vita al desiderio di non arrenderci, tramite la sua superba interpretazione. Ringrazio anche i Lions italiani e la Lions Clubs International Foundation per il supporto che con grande continuità ci danno, che ci permette di legare la bellezza dell’arte a importanti progetti di solidarietà come Scrigno REC e Cometa”.

 

Pegoraro: “La mia esperienza in radioterapia”

Durante il concerto, la pianista Cristiana Pegoraro ha voluto introdurre personalmente ogni brano, offrendo anche la sua personale testimonianza di paziente che è stata in cura presso il Gemelli ART. “È stata per me un’esperienza molto intensa e significativa ripercorrere, attraverso questo concerto, il mio cammino personale dalla malattia alla guarigione, passando per la cura presso il reparto di Radioterapia Oncologica “Gemelli Art”, ha dichiarato il maestro Pegoraro. “Con questo concerto e attraverso la mia musica, ho cercato di offrire un sostegno reale e un aiuto a chi sta attraversando un momento difficile. L’arte, la bellezza, la musica possono arricchire il nostro percorso personale, donando conforto, ispirazione e forza per combattere. Ringrazio la Lions Clubs International Foundation, l’Associazione Romanini e il Gemelli Art per avermi coinvolto in questa iniziativa, sperando che possa essere la prima di tante altre in futuro”.

 

Balduzzi: “La lotta ai tumori pediatrici una delle nostre priorità”

“La LCIF Lions Clubs International Foundation sostiene in tutto il mondo l’opera dei Lions Clubs per il soddisfacimento di bisogni umanitari delle popolazioni ed interviene in caso di disastri e calamità con contributi economici raccolti grazie a donazioni di tipo volontario, individuali o collettive”, ha dichiarato Claudia Balduzzi, area leader LCIF – Europe. “Il sostegno alla lotta al cancro infantile costituisce una delle priorità della LCIF, che ha trovato già da tempo nel Gemelli ART un terreno ideale di collaborazione per la realizzazione di progetti comuni per l’assistenza ai giovani malati oncologici e dai loro familiari, iniziati con la partecipazione al progetto ‘Acquarius’  e proseguiti con la piena adesione al progetto ‘Scrigno REC’. L’inizio della operatività di quest’ultimo progetto è stata accompagnata da un evento d’eccezione dal punto di vista emozionale ed artistico, con un concerto pianistico del socio Lions MJF Cristiana Pegoraro trasmesso in streaming il recente 6 gennaio, che rimarrà a disposizione dei pazienti del Gemelli ART e dei loro familiari anche per future fruizioni individuali”.

 

Per conoscere e sostenere il nuovo progetto “Cometa”, visita subito questa pagina: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/.

La fruizione dell’arte – sia essa nelle forme dell’architettura, della pittura, della musica, del cinema o dei moderni contenuti audiovisivi digitali – crea un ambiente favorevole per i pazienti e li aiuta ad affrontare le terapie e a gestire stress e paure. La Radioterapia del Policlinico Gemelli ha così avviato un originale progetto, finanziato da una raccolta fondi in collaborazione con  l’Associazione Attilio Romanini, che consentirà di mettere a punto un sistema integrato per offrire un’esperienza multidimensionale e personalizzata ai pazienti durante le terapie oncologiche.

Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/

Fin dall’antichità, l’arte è stata una delle prime forme per donare sollievo ai malati. Il più antico ospedale d’Europa, il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia edificato a Roma nell’anno 727 per accogliere e curare i pellegrini stranieri, era infatti abbellito da affreschi e decorazioni e vedeva anche la presenza di un organo per allietare coloro che vi erano ricoverati. Questa stessa intuizione è alla base del progetto “Art4ART”, in fase di realizzazione presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma.

“Questo progetto nasce all’interno di una nostra consolidata tradizione, nella quale il paziente non è solo destinato a ricevere le più moderne prestazioni sanitarie, ma anche ad essere inserito in un contesto bello e accogliente che lo faciliti nella relazione con il personale e ne favorisca la consapevole partecipazione alla terapia, allo scopo di ottenere i migliori risultati clinici”, spiega il prof. Vincenzo Valentini, direttore del dipartimento e vicedirettore scientifico del Gemelli. “Proprio l’arte, nelle sue forme più diverse, può essere infatti il veicolo più immediato e empatico per parlare al cuore della persona malata e aiutarlo ad andare oltre la sua angoscia, la sua paura e il suo dolore”.

 

Arte e tecnologia al servizio del paziente

Il principale obiettivo del progetto “Art4ART” (acronimo che vuole significare “l’Arte per la Radioterapia Avanzata”) è quello di accompagnare il paziente nel suo percorso di cura e rendere gli ambienti di cura più gradevoli, accoglienti e arricchiti di stimoli, non solo per lui, ma anche per i familiari, gli accompagnatori e gli operatori sanitari. Il primo approccio ha visto l’abbellimento degli ambienti del Servizio del Gemelli ART con immagini di monumenti e strutture architettoniche di grande impatto emotivo tratti dall’immenso patrimonio storico della città di Roma: sale e corridoi sono stati dunque affrescati con scorci dell’Aventino e del Colosseo o con altri monumenti e luoghi simbolo della capitale. A questo, si è poi aggiunto l’utilizzo di tecnologie digitali per la fruizione della musica e di contenuti audiovisivi durante la radioterapia.

“Sia in day hospital che nelle camere per la degenza, i pazienti hanno purtroppo molte ore da trascorrere, spesso in solitudine e con lo stress per la terapia alla quale si stanno sottoponendo”, sottolinea il dott. Luca Tagliaferri, oncologo radioterapista referente del Centro di Oncologia Interventistica del Gemelli ART. “In questo contesto, è prezioso il ricorso alle tecnologie digitali, che consentono di personalizzare e quindi rendere più accoglienti gli ambienti ospedalieri. L’utilizzo di proiezioni, musiche e suoni, accompagnati anche da luci colorate e aromi, può offrire al paziente un’esperienza unica multidimensionale. Infatti durante la terapia il paziente potrà vedere un film o un concerto, oppure vivere un’esperienza a sua scelta come la visita di un museo, o una lezione nel laboratorio di un artista, oppure una passeggiata nella natura, con strumenti dedicati come monitor interattivi o tablet, ma anche attraverso una stanza innovativa che, attraverso sofisticate tecnologie di proiezione, ha lo scopo di offrire una realtà immersiva a 360 gradi”.

 

La sfida della Digital Therapy

L’impiego di tecnologie digitali multimediali non ha solo uno scopo di semplice intrattenimento, ma si affianca alle cure mediche per favorire la partecipazione consapevole del paziente alle cure e per aumentare i risultati positivi sul piano clinico. Questo approccio, meglio noto come “Digital Therapy”, è una modalità riconosciuta per ora solo in Francia e in Germania, anche se la Commissione Europea ha già pubblicato le linee guida per implementarla negli altri Paesi. “Pure in Italia è partito un percorso per far riconoscere la Digital Therapy dalle autorità sanitarie, anche se ci vorranno alcuni anni di ricerche e sperimentazioni”, sottolinea il prof. Valentini. “E’ una nuova frontiera, in cui si colloca efficacemente proprio il nostro progetto ‘Art4ART’ che intende verificare come la fruizione dell’arte nelle sue varie forme, messa in correlazione con i dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, consenta di sviluppare una progettualità integrata e partecipativa da poter applicare in futuro ai pazienti sulla base delle loro sensibilità e delle risposte alla terapia”. In prospettiva, infatti, grazie all’utilizzo del machine learning e dell’Intelligenza Artificiale, sarà possibile mettere a punto un sistema che, sulla base dei dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, individui il miglior contenuto artistico e il contesto ambientale più adatto per ottenere la riduzione dello stress e della paura dei pazienti, come anche i migliori risultati della terapia.

Contribuisci al progetto Art4ART

Il progetto Art4ART è in fase di avvio, a partire dalla ristrutturazione dell’area ambulatoriale del day hospital e delle camere di degenza per la radioterapia interventistica e metabolica del Gemelli ART. In questo ambito, è già stata realizzata una prima raccolta di fondi, coordinata dall’Associazione Attilio Romanini, per il progetto “COMETA” (acronimo che significa “COnnessi in METAbolica”), relativo all’allestimento di una camera per la radioterapia metabolica, dotata di sistemi digitali a disposizione dei pazienti per interagire con i loro familiari all’esterno dell’ospedale e anche abbellita da uno straordinario affresco realizzato dal pittore Antonio Nunziante che ritrarrà appunto una cometa nel buio cielo stellato. Anche gli altri ambienti del Gemelli ART sono destinati a diventare più accoglienti e “tecnologici”, con il supporto di enti, associazioni e privati che vorranno aiutare questa iniziativa. Oltre al contributo economico, alcuni hanno voluto comunque partecipare a questo progetto mettendo a disposizione le proprie capacità artistiche, come i pittori che abbelliranno le pareti dei vari ambienti (a partire dal maestro Antonio Nunziante) e anche musicisti (come la pianista Cristiana Pegoraro, che ha voluto offrire un intero concerto in streaming, la cui visione sarà disponibile ai pazienti).

Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/

Crowdfunding di Millesoli per assistenza malati oncologici a domicilio del Gemelli ART

Gemelli ART ha attivato la nuova piattaforma online del progetto CARED per l’assistenza ai pazienti oncologici dal domicilio, realizzata grazie alla campagna di crowdfunding della Fondazione Millesoli

La pandemia da Covid-19 ha fatto emergere una nuova emergenza in ambito oncologico: come assistere i pazienti per evitare la discontinuità del loro percorso terapeutico? Una risposta efficace è venuta dal progetto CARED (Cura dei pAzienti in Radioterapia in Emergenza coviD-19), una serie di interventi finalizzati alla continuità assistenziale tra cui anche l’utilizzo di una innovativa e sofisticata piattaforma online con relativa app mobile che consente di monitorare a domicilio i malati oncologici in trattamento radiante ambulatoriale. Questa piattaforma, ideata dal Gemelli ART, è stata finanziata grazie ad una campagna di crowdfunding organizzata dalla Fondazione Millesoli onlus (Gruppo Tecnocasa).

La raccolta di fondi

Nel marzo scorso, la Fondazione Millesoli ha avviato la raccolta fondi “Diamoci una mano” sulla piattaforma online Rete del Dono, allo scopo di sostenere la sanità pubblica nel momento dell’emergenza da Covid-19. Gli enti beneficiari sono stati la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma e la Fondazione Poliambulanza di Brescia.

A favore del Policlinico Gemelli, sono stati raccolti esattamente 34.836,12 euro. Questi fondi sono stati destinati alla realizzazione del progetto CARED, ideato nel ambito del centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia, in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini onlus, fondata nel 1992 per il supporto ai pazienti oncologici.

Il progetto CARED

Il progetto CARED è stato elaborato durante la situazione d’emergenza per il Covid-19, ma continuerà ad essere utilizzato dal Gemelli ART per accompagnare e monitorare, anche con sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale, tutti i pazienti nel corso del trattamento radiante. Lo scopo è di garantire un percorso terapeutico continuativo e a minore rischio di complicazioni. Il sistema è articolato su una piattaforma online e una app mobile, che consentono di registrare da remoto i parametri vitali dei pazienti e di connettersi telematicamente in caso di qualsiasi emergenza, anche coinvolgendo il medico di base. Si tratta di una versione dedicata della app Healthentia, sviluppata dalla software house Innovation Sprint.

Inoltre, il sistema può raccogliere informazioni anche attraverso questionari o tramite un collegamento diretto con una serie di dispositivi digitali indossabili (come sfigmomanometri, saturimetri, cardio-frequenzimetri, contapassi, smart-watch, ecc.). I dati raccolti potranno essere impiegati pure nell’attività di ricerca medica. I fondi messi a disposizione dalla Fondazione Millesoli sono stati utilizzati sia per ottimizzare le risorse tecnologiche del progetto, sia anche per l’implementazione di nuove figure professionali dedicate per aiutare i pazienti nell’uso della app e per favorire i processi relazionali.

Prospettive per il futuro

Dopo la fase d’emergenza per la pandemia, la piattaforma informatica del progetto CARED è ora pienamente operativa. E si guarda già al futuro. “Siamo molto grati alla Fondazione Millesoli e al Gruppo Tecnocasa per il grande sostegno nella campagna di crowdfunding a favore del progetto CARED”, ha dichiarato il prof. Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vice direttore scientifico del Policlinico Gemelli. “Passata l’emergenza per la pandemia da Covid-19, questo sofisticato sistema di deep learning continua a fornirci importanti dati sulle situazioni di rischio per i pazienti oncologici in trattamento, consentendoci di intervenire tempestivamente grazie ai più recenti sistemi telematici”.

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