La struttura sarà articolata in tre stanze di degenza completamente ristrutturate per un totale di cinque letti. Una di queste stanze sarà denominata “COMETA” e, anche grazie a una raccolta di fondi ancora in corso, verrà dotata di apparecchiature digitali per consentire ai pazienti di restare in contatto con i propri cari. Nella stessa area, saranno anche allestite quattro nuove camere per la radioterapia interventistica (brachiterapia).
Contribuisci anche tu a raccogliere fondi per il progetto “Cometa” del Gemelli ART e dell’Associazione Attilio Romanini: https://associazioneromanini.org/cometa/
La radioterapia metabolica sta vivendo un periodo di grande sviluppo nella cura delle patologie oncologiche. Si tratta di una branca della medicina nucleare che prevede l’utilizzo di sostanze radioattive, dette “radiofarmaci”, che esercitano un effetto terapeutico mediante emissione di radiazioni ionizzanti ad alta energia; questo tipo di radiazioni determina un danno irreversibile del DNA e la conseguente morte cellulare. Per la cura dei tumori, questi radiofarmaci – che possono essere somministrati per via orale, intrarteriosa o endovenosa – hanno la proprietà di essere captati in modo molto selettivo dalle cellule tumorali. “La storia della medicina nucleare nasce circa settanta anni fa per la cura della patologia tiroidea con lo Iodio 131”, spiega il dott. Luca Zagaria, dirigente medico presso l’unità di Medicina Nucleare diretta dal prof. Alessandro Giordano, responsabile dei trattamenti radiometabolici, nel contesto del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, diretto dal prof. Vincenzo Valentini. “Questo settore della medicina nucleare è oggi in grandissima espansione anche per lo sviluppo di trattamenti in altri ambiti dell’oncologia, come la terapia delle metastasi ossee da carcinoma prostatico resistenti ad altri trattamenti, dei tumori neuroendocrini metastatici, dei tumori epatici primitivi e delle metastasi epatiche”. Degno di nota è inoltre il fatto che la radioterapia metabolica presenta un basso rischio di importanti effetti collaterali, trattandosi una terapia in cui la dose di radiazioni viene erogata in maniera molto mirata al tumore con un ridotto impatto sui tessuti sani.
Una nuova struttura al Gemelli ART
Nell’ambito della ristrutturazione del reparto per la radioterapia metabolica del Policlinico Gemelli, è in corso la realizzazione di una nuova struttura (collocata al 3° piano dell’ala E del nosocomio romano), articolata in tre nuove stanze di degenza per un totale di cinque letti. A questa area, si affiancheranno anche quattro camere dedicate alla radioterapia interventistica. Le camere per la radioterapia metabolica sono ambienti protetti, dove i pazienti restano isolati per alcuni giorni a causa della radioattività ritenuta. Una di queste stanze sarà denominata “COMETA” (acronimo di “COnnessione in METAbolica”) e verrà dotata di una serie di apparecchiature digitali, che potranno essere utilizzate dai pazienti pediatrici per mantenere un contatto diretto e personale con i genitori e le proprie famiglie, gli amici, i compagni di scuola e tutto il loro mondo o, nel caso di ricovero dei genitori, con i loro figli piccoli.
“Abbiamo pensato a questa stanza multimediale per ridurre il disagio dei pazienti in isolamento, siano essi bambini o adulti”, sottolinea di dott. Luca Tagliaferri, referente per la Radioterapia Interventistica e Metabolica presso il centro di Radioterapia Oncologica, conosciuto anche come Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy). “Nel caso dei pazienti pediatrici, le nuove tecnologie consentiranno loro di restare in contatto con l’esterno, con i genitori e gli amici, anche inviando o ricevendo immagini, video, file, fino a piccoli oggetti realizzati con stampanti 3D. Nel caso invece dei genitori, potranno mitigare il disagio dei figli piccoli dovuto alla loro lontananza”.
Sostenere il progetto COMETA
Per l’allestimento della stanza “COMETA”, una raccolta di fondi è stata avviata dall’Associazione Attilio Romanini. Si prevede di acquistare varie apparecchiature digitali, come due pc all-in-one, con touch screen e collegamento a internet, che consentiranno ai singoli pazienti di scrivere mail, ascoltare musica, vedere film e video, oltre ad avere un’area di interscambio con l’esterno e a conservare tutti i file in proprie cartelle. Sarà poi acquisita una grande smart tv da 50”, con la quale i pazienti potranno vedere programmi televisivi o contenuti online, oltre a potersi connettere con dispositivi come una playstation o con i propri device portatili. Inoltre, è anche prevista la dotazione di due tablet collegati con due stampanti 3D wifi collocate all’esterno della stanza di degenza per organizzare laboratori creativi, un plotter verticale, microproiettori multimediali e penne per disegni in 3D.
La stanza ospiterà anche un affresco del maestro Antonio Nunziante, uno dei maggiori pittori italiani: l’opera, intitolata appunto “Cometa”, mostrerà questo straordinario corpo celeste e la sua lunga coda nel suo misterioso viaggio nello spazio siderale. L’iniziativa si inserisce nel progetto più ampio “Art4ART” del Gemelli ART, dedicato all’allestimento degli ambienti di terapia dove, attraverso l’arte nelle sue diverse espressioni, si cerca di donare sollievo e conforto ai pazienti.
Vuoi saperne di più del progetto COMETA? Clicca qui: http://www.gemelliart.it/2020/12/14/gemelli-art-ecco-la-cometa-per-avvicinare-chi-e-lontano/