Art4ART

Presso il  Policlinico “A. Gemelli” di Roma è stato inaugurato “Art4ART”, il nuovo Day Hospital di Radioterapia Avanzata che offrirà ai pazienti una salutare immersione nell’arte e nella natura per accoglierli e coccolarli durante i trattamenti. Presente all’inaugurazione anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Art4ART è un’ esperienza da imitare che apre nuove strade”.

Si chiama “Art4ART” ed è il nuovo Day Hospital e Degenza per l’Interventistica Radioterapica e la Radioterapia Metabolica del Centro di Radioterapia Oncologica “Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS di Roma, realizzato in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini. L’idea alla base del progetto è di rivestire di bellezza, in tutte le sue declinazioni, i trattamenti oncologici di ultima generazione, come l’Advanced Radiation Therapy. Un “esperimento” che si basa su tante evidenze scientifiche: sono infatti ormai numerosi gli studi che, in vari campi della medicina, dimostrano come l’arte e la bellezza abbiano di per sé un potere curativo.

Gli interventi di Franceschini e D’Amato

“Grazie al progetto Art4ART i pazienti potranno estraniarsi dalla situazione contingente e respirare un po’ di bellezza anche dentro le mura di un ospedale”, ha detto in occasione dell’inaugurazione il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Durante la pandemia abbiamo capito, infatti, cos’è l’Italia senza cultura, senza la gioia nelle piazze e nelle strade e quanto sia importante nella società respirare bellezza e trarre energia nella sua visione. Questa è un’altra iniziativa del Policlinico Gemelli che dimostra una grande capacità di visione, di immaginazione e di essere sempre un po’ avanti e che molti dovranno imitare in Italia e nel mondo”.

“Un’iniziativa quella di Art4ART che inserisce, all’interno del percorso terapeutico, la bellezza, rappresentata in questo caso dall’arte, come elemento per il recupero del benessere psico-fisico del paziente, nel momento in cui affronta un percorso importante, come quello del contrasto alla patologia oncologica, della radioterapia”, ha commentato a sua volta Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. “Ed è particolarmente lodevole che iniziative di questo genere vengano prese anche in un momento ancora così drammaticamente caratterizzato dall’ansia e dall’incertezza. Oggi il Gemelli inaugura una nuova frontiera, che coniuga la scienza medica con l’arte”.

La soddisfazione del Policlinico Gemelli

“Siamo davvero orgogliosi di poter offrire ai nostri pazienti questo esempio eccellente di umanizzazione di cure ad altissimo contenuto tecnologico, come quelle del Gemelli ART”, ha affermato il professor Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS. “Rendere i trattamenti più a misura d’uomo, perseguendo sempre l’eccellenza delle cure è il binomio che da sempre caratterizza le attività di Fondazione Policlinico Gemelli e che, con il progetto Art4ART, raggiunge una delle sue espressioni più alte”.

“Il principale obiettivo di Art4ART, un’esperienza unica al mondo, è di ingaggiare la sfera emotiva dei pazienti, che sono spesso provati dallo stress e dalla preoccupazione della malattia, per raggiungere il miglior risultato di cura”, ha spiegato il professor Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vicedirettore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli. “È un esempio di ‘welfare culturale’, un modello integrato di promozione del benessere e della salute, attraverso le arti visive, performative e il patrimonio culturale”.

Visitiamo Art4ART

Visitiamo dunque il nuovo Day Hospital del “Gemelli ART”. La sala della chemioterapia è trasformata in un’esperienza immersiva sulle Alpi o su una spiaggia tropicale; opere d’arte e grandi affreschi che “cancellano” le pareti e i corridoi dell’ospedale per accogliere il paziente in un ambiente rilassante e pieno di bellezza. Grandi schermi ad alta definizione, nella sala d’accoglienza “Odeon” che con le loro immagini trasportano il paziente verso un altrove rasserenante. Le note di un pianoforte o di un’orchestra sinfonica si insinuano preziose negli interstizi dell’attesa o nei tempi di somministrazione delle cure, accarezzando l’anima dei pazienti. Anche le poltrone del Day Hospital sono contrassegnate dal nome e dal colore di un fiore, non più dalla freddezza di un numero. E in un posto del genere non poteva mancare la natura, quella vera, disposta lungo una serie di serre verticali, che offrono al paziente l’esperienza rilassante del verde.

“Sono tanti ‘semi di bellezza’ che daranno al paziente la possibilità di ricaricare il suo spirito e di trovare nuove energie per affrontare il suo percorso di cura”, ha spiegato il professor Valentini. “Ad ogni paziente verranno inoltre regalati all’inizio della terapia dei semi; noi sappiamo quanto durerà il trattamento e con Confagricoltura abbiamo selezionato semi di piante che fioriranno dopo 2, 4 o 6 mesi, un tempo pari  alla durata della terapia. Il messaggio che vogliamo dare con questo gesto è che l’inverno esiste. Ma dopo c’è sempre una primavera. È l’augurio di una nuova vita quello che vogliamo offrire ai nostri pazienti, dopo questa parentesi che hanno percorso insieme a noi”.

La sfida della Digital Therapy

Il cuore del progetto di digital therapy del “Gemelli ART” è una piattaforma digitale che, attraverso sofisticate tecnologie informatiche e multimediali, consente di personalizzare l’ambiente dove il paziente riceve le sue cure. Fruibile sia in ospedale che a casa, questo progetto ha tre caratteristiche principali. La prima è la connessione, il paziente può cioè rimanere in collegamento con il personale sanitario, con i volontari e, volendo, con altri pazienti. La seconda è l’intrattenimento: il paziente, attraverso uno schermo o un tablet può trascorrere le ore di permanenza in ospedale per le terapie, guardando un film, assistendo ad un concerto o visitando virtualmente un luogo d’arte o una mostra. Potrà anche “partecipare” ad una lezione nel laboratorio di un artista o “viaggiare” verso luoghi naturali di straordinaria bellezza. L’ultima caratteristica connotante di Art4ART è la ricerca: grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale dei quali è dotata la piattaforma digitale, sarà possibile mettere in relazione i dati clinici del paziente con le esperienze artistiche o i contenuti digitali da lui prediletti, per verificare se l’esposizione immersiva all’arte e all’intrattenimento possano avere delle ricadute misurabili sugli outcome del trattamento: in particolare, nel breve termine verranno studiate tolleranza alle terapie e compliance del paziente, mentre a lungo termine si valuterà l’impatto sul controllo della malattia e sulla sopravvivenza.

“La nostra idea ha riscosso da subito un grande interesse durante la sua realizzazione”, ha rivelato il professor Valentini. “Abbiamo ricevuto tantissime donazioni da parte di privati cittadini, fondazioni culturali, aziende tecnologiche e del farmaco, musei e artisti che ci hanno consentito di ‘popolare’ di varie espressioni artistiche Art4ART”. È il caso ad esempio dei Musei Vaticani che hanno messo a disposizione immagini ad alta risoluzione di cento capolavori delle loro collezioni, oltre ai tour virtuali della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello. Il pittore Antonio Nunziante ha donato una trentina di opere, che sono state esposte lungo il corridoio e negli ambulatori; anche i quadri raffiguranti i fiori per le poltrone da terapia del Day Hospital e i grandi affreschi della sala d’accoglienza e della sala di degenza per la radioterapia metabolica recano la sua firma. La pianista Cristiana Pegoraro ha offerto il video di un suo concerto e vari brani eseguiti al pianoforte. Stessa cosa da parte della Fondazione Orchestra e Coro Sinfonico di Milano “G. Verdi”. Il giornalista e scrittore Corrado Augias ha contribuito con il racconto delle sue passeggiate romane e in altre città italiane, mentre lo scrittore Sandro Veronesi ha donato la lettura di alcune poesie. Infine il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), Medicinema, il Centro Aletti di Roma e il regista Alessandro Negrini hanno messo a disposizione video, cortometraggi, documentari e audiolibri. Mondo Convenienza e Windtre hanno contribuito rispettivamente all’allestimento degli spazi e alla fornitura di tablet e connettività per la fruizione dei contenuti artistici.

Lavinia Biagiotti Cigna, ambasciatrice di Art4ART

Ambasciatrice di Art4ART in Italia e nel mondo sarà Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e CEO di Biagiotti Group, che ha da sempre a cuore il legame tra bellezza e arti del territorio, tra passato presente e futuro. “Sono molto grata e onorata di poter testimoniare l’avvio di un progetto così straordinario, che coniuga la ricerca con la bellezza e ringrazio il professor Vincenzo Valentini e il Policlinico Agostino Gemelli”, ha dichiarato Lavinia Biagiotti. “La pandemia ci ha insegnato molte cose: innanzitutto l’importanza di partecipare e sostenere la ricerca, la formazione e l’assistenza degli ospedali del proprio territorio, non solo nell’emergenza, ma ogni giorno con fiducia e lungimiranza. La bellezza può e deve contribuire a quel ri-orientamento etico della società senza il quale si perdono fiducia e speranza. È il miglior investimento per il futuro nostro e delle generazioni che verranno.”

Erano anche presenti all’inaugurazione Laura Delli Colli, presidente del Festival Internazionale del Film di Roma, Paolo Del Brocco, amministratore Delegato di RAI Cinema, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, e Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani.

Prosegue la gara di solidarietà per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione della nuova stanza multimediale presso il Reparto di Radioterapia Oncologica del Policlinico Gemelli di Roma: vi saranno ricoverati adulti e bambini che debbano affrontare un periodo di isolamento per la radioterapia metabolica, consentendo loro di restare in contatto con familiari e amici.

Contribuisci anche tu a sostenere il progetto “Cometa”: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/

Continuano le donazioni per il progetto “Cometa”, che ha lo scopo di fornire un prezioso supporto ai pazienti che debbano affrontare l’isolamento dovuto alla radioterapia metabolica. Un’iniziativa avviata nell’ambito di una collaborazione tra il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, diretto dal prof. Vincenzo Valentini, e l’Associazione Attilio Romanini. La radioterapia metabolica prevede infatti la somministrazione di sostanze radioattive per la cura selettiva di specifiche neoplasie e costringe i pazienti a restare isolati in una stanza speciale anche per diversi giorni a causa di problematiche radio-protezionistiche. Un isolamento che, se è già pesante per un adulto, lo è ancor di più per un bambino o un ragazzo.

Una “Cometa” per restare in contatto

Il progetto “Cometa” (sigla di “COnnessione in METAbolica”) prevede che questa stanza di degenza venga allestita con speciali apparecchiature multimediali – come pc all-in-one, smart tv, tablet, stampante 3D, plotter verticale e microproiettori – che consentano ai piccoli pazienti di mantenere un contatto diretto con le proprie famiglie, gli amici e i compagni di scuola. Parallelamente le mamme o i papà di bambini piccoli, costretti a rimanere a distanza dai propri cari, potranno interagire con i propri figli limitando così il disagio della lontananza. Questa stanza sarà anche abbellita con un grande affresco del maestro Antonio Nunziante, uno dei maggiori pittori italiani, raffigurante appunto una cometa con la sua lunga coda nello spazio siderale.

Tante donazioni da tutta l’Italia

Numerosi sono i donatori che, in questi ultimi mesi, hanno voluto sostenere economicamente il progetto “Cometa”. Tra tutti coloro che hanno voluto donare cifre di particolare entità, alcuni hanno voluto anche inviare all’Associazione Romanini anche la loro foto in segno di simpatia e partecipazione all’iniziativa: in particolare Roberto e Antonella Mataloni, una coppia di coniugi di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), e anche Roberta Tovazzi che ha organizzato una raccolta di offerte insieme ad altre mamme di Volano (Trento). Anche a loro è stata inviata un’opera del maestro Nunziante che ritrae in piccolo la stessa cometa che abbellirà la stanza del Gemelli ART: si tratta di una stampa artistica ad alta risoluzione (formato 15×10 cm), ritoccata a mano, numerata e autografata dall’artista. Questi quadri hanno un’elegante cornice in plexiglass a forma di parallelepipedo e riportano anche il logo dell’Archivio Nunziante e il certificato di autenticità. I primi dieci quadri, insieme ad una dedica personalizzata dell’autore, sono destinati a coloro che avranno donato più di 500 euro. Le altre venticinque opere saranno invece consegnate a coloro che doneranno più di 100 euro. La raccolta fondi per il progetto “Cometa” intanto continua: c’è ancora la possibilità di donare e manca poco al raggiungimento dell’obiettivo.

Contribuisci anche tu a sostenere il progetto “Cometa”: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/.

L’iniziativa ha lo scopo di allestire una stanza “tecnologica” per le degenze della radioterapia metabolica presso il Reparto di Radioterapia Oncologica del Policlinico Gemelli di Roma. Consentirà ai piccoli pazienti di mantenere il contatto con familiari e amici durante il periodo di isolamento, come anche ai genitori ricoverati con i propri figli piccoli.

Contribuisci anche tu a sostenere il progetto “Cometa”

Prosegue la raccolta fondi per la realizzazione del progetto “Cometa” (sigla di “COnnessione in METAbolica”), avviata nell’ambito di una collaborazione tra il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, diretto dal prof. Vincenzo Valentini, e l’Associazione Attilio Romanini. Lo scopo di questo progetto è di utilizzare innovative tecnologie multimediali per consentire ai piccoli pazienti di mantenere un contatto diretto con le proprie famiglie, gli amici e i compagni di scuola. Parallelamente le mamme o i papà di bambini piccoli, costretti a rimanere a distanza dai propri cari, potranno interagire con i propri figli collegandosi da un ambiente speciale limitando così il disagio della lontananza. La radioterapia metabolica, che prevede la somministrazione al paziente di sostanze radioattive per la cura selettiva di specifiche neoplasie, costringe infatti i pazienti a restare isolati in una stanza speciale anche per diversi giorni a causa di problematiche radio-protezionistiche. Un isolamento che, se è già pesante per un adulto, lo è ancor di più per un bambino o un ragazzo.

Una “cometa” per i donatori

La stanza destinata alle degenze della radioterapia metabolica sarà abbellita con un affresco del maestro Antonio Nunziante, uno dei maggiori pittori italiani. In una parte di questa stanza, infatti, Nunziante realizzerà un’opera intitolata appunto “Cometa”, che mostrerà questo straordinario corpo celeste e la sua lunga coda nel suo misterioso viaggio nello spazio siderale. La stessa immagine pittorica è già protagonista di un prezioso ricordo: sono state infatti realizzate 35 piccole stampe artistiche ad alta risoluzione (formato 15×10 cm), ritoccate a mano e autografate dall’artista, che saranno consegnate ai maggiori donatori del progetto “Cometa” fino ad esaurimento. Questi quadri hanno un’elegante cornice in plexiglass a forma di parallelepipedo e riportano il logo dell’Archivio Nunziante, il numero dell’esemplare e il certificato di autenticità. I primi dieci, insieme ad una dedica personalizzata dell’autore, sono destinati a coloro che avranno donato più di 500 euro. Le altre venticinque opere saranno invece consegnate a coloro che doneranno più di 100 euro. Al momento, sono ancora disponibili alcuni quadri.

La stanza di degenza multimediale

La stanza “Cometa” sarà dotata di 2 letti, utilizzabili da un bambino con un parente adulto accompagnatore, oppure da due pazienti adulti dello stesso sesso. La stanza è interamente allestita per garantire le norme radio-protezionistiche e, quindi, per limitare la possibilità di irradiazione e contaminazione del personale. L’obiettivo della raccolta fondi promossa dall’Associazione Attilio Romanini è di dotare questa stanza di una serie di apparecchiature multimediali, che potranno essere utilizzate dai pazienti per mantenere un contatto diretto e personale con l’esterno.

In particolare, il progetto prevede l’acquisto di due pc all-in-one, con touch screen e collegamento a internet, che consentiranno ai singoli pazienti di scrivere mail, ascoltare musica, vedere film e video, oltre ad avere un’area di interscambio con l’esterno e a conservare tutti i file in proprie cartelle. Si vorrebbe poi acquistare un grande smart tv da 50”, con la quale i pazienti potranno vedere programmi televisivi o contenuti online, oltre a potersi connettere con dispositivi come una playstation o con i propri device portatili. Inoltre, è prevista anche l’acquisizione di due tablet collegati con due stampanti 3D wifi collocate all’esterno della stanza di degenza per organizzare laboratori creativi, un plotter verticale, microproiettori multimediali e penne per disegni in 3D.

Contribuisci anche tu a sostenere il progetto “Cometa”

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con i Lions e l’Associazione Attilio Romanini, ha rappresentato un momento di condivisione per i pazienti della Radioterapia del Policlinico Gemelli di Roma e i loro familiari, come anche operatori sanitari, collaboratori, amici e donatori. Un’occasione anche per promuovere i due nuovi progetti “Scrigno REC” e “Cometa” dedicati soprattutto ai pazienti pediatrici. 

Per conoscere e sostenere il nuovo progetto “Cometa”, visita subito questa pagina: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/.

Importante successo per “Fessure di luce”, il concerto in streaming della pianista e compositrice Cristiana Pegoraro, promosso dal centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, con il contributo dei Lions italiani e della LCIF Lions Clubs International Foundation e con la collaborazione dell’Associazione Attilio Romanini. Trasmesso lo scorso 6 gennaio sui canali web e social del Gemelli ART, ha fatto registrare circa 500 visualizzazioni durante l’evento, provenienti da tutta l’Italia e anche da molti Paesi del mondo (Cile, Spagna, Messico, Argentina, Austria, Colombia, Regno Unito, Slovenia, USA, ecc.). Grazie poi alla possibilità di seguire il concerto anche successivamente on demand, dopo sei settimane le visualizzazioni sulle pagine social del Gemelli ART sono crescite fino a quasi 3mila. Il concerto è ancora disponibile a questo link: http://www.gemelliart.it/concerto/. È anche possibile assistere online alla versione integrale dell’esibizione (13 brani invece dei 6 originali, tra cui opere molto note di Chopin, Beethoven, Mozart, Rossini, Piazzolla e della stessa Pegoraro) iscrivendosi alla newsletter “RT News” del Gemelli ART.

Un concerto per due progetti “tecnologici”

L’organizzazione del concerto “Fessure di luce” ha rappresentato l’occasione per promuovere due importanti progetti avviati dal Gemelli ART. Il primo, denominato “Scrigno REC”, è stato già realizzato, proprio grazie al contributo dei Lions: si tratta di un ambiente dove i pazienti pediatrici, bambini e ragazzi, attraverso le tecnologie audiovisive potranno raccontare il loro viaggio in Radioterapia, portando le proprie storie e testimonianze fuori dall’ospedale e lasciando una traccia indelebile di sé.

Il secondo progetto, denominato “Cometa”, è invece in fase di avvio: riguarda la realizzazione di una nuova “stanza tecnologica” che consenta ai pazienti candidati a trattamenti di radioterapia metabolica di restare in contatto con i loro familiari ed amici durante il periodo di degenza in isolamento. Questa iniziativa ben si colloca nel più ampio progetto “Art4ART”, che vede ogni forma d’arte, da quella pittorica fino alla musica, al servizio dei pazienti, per rendere più confortevole e accogliente la loro permanenza nella struttura ospedaliera e il periodo, non sempre facile, della terapia.

 

Valentini: “La bellezza dell’arte per progetti di solidarietà”

Il concerto è stato introdotto dal saluto del prof. Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vicedirettore scientifico del Policlinico Gemelli. “Lo spartito della vita ha messo quest’anno dinanzi a noi una pagina molto complessa, che ci ha però confermato che la bellezza e la profondità della vita possono correre sulle note di qualsiasi pentagramma”, ha affermato il prof. Valentini. “Il concerto del maestro Cristiana Pegoraro, che ringrazio di cuore, ci ha fatto il dono di dare armonia, immagine e vita al desiderio di non arrenderci, tramite la sua superba interpretazione. Ringrazio anche i Lions italiani e la Lions Clubs International Foundation per il supporto che con grande continuità ci danno, che ci permette di legare la bellezza dell’arte a importanti progetti di solidarietà come Scrigno REC e Cometa”.

 

Pegoraro: “La mia esperienza in radioterapia”

Durante il concerto, la pianista Cristiana Pegoraro ha voluto introdurre personalmente ogni brano, offrendo anche la sua personale testimonianza di paziente che è stata in cura presso il Gemelli ART. “È stata per me un’esperienza molto intensa e significativa ripercorrere, attraverso questo concerto, il mio cammino personale dalla malattia alla guarigione, passando per la cura presso il reparto di Radioterapia Oncologica “Gemelli Art”, ha dichiarato il maestro Pegoraro. “Con questo concerto e attraverso la mia musica, ho cercato di offrire un sostegno reale e un aiuto a chi sta attraversando un momento difficile. L’arte, la bellezza, la musica possono arricchire il nostro percorso personale, donando conforto, ispirazione e forza per combattere. Ringrazio la Lions Clubs International Foundation, l’Associazione Romanini e il Gemelli Art per avermi coinvolto in questa iniziativa, sperando che possa essere la prima di tante altre in futuro”.

 

Balduzzi: “La lotta ai tumori pediatrici una delle nostre priorità”

“La LCIF Lions Clubs International Foundation sostiene in tutto il mondo l’opera dei Lions Clubs per il soddisfacimento di bisogni umanitari delle popolazioni ed interviene in caso di disastri e calamità con contributi economici raccolti grazie a donazioni di tipo volontario, individuali o collettive”, ha dichiarato Claudia Balduzzi, area leader LCIF – Europe. “Il sostegno alla lotta al cancro infantile costituisce una delle priorità della LCIF, che ha trovato già da tempo nel Gemelli ART un terreno ideale di collaborazione per la realizzazione di progetti comuni per l’assistenza ai giovani malati oncologici e dai loro familiari, iniziati con la partecipazione al progetto ‘Acquarius’  e proseguiti con la piena adesione al progetto ‘Scrigno REC’. L’inizio della operatività di quest’ultimo progetto è stata accompagnata da un evento d’eccezione dal punto di vista emozionale ed artistico, con un concerto pianistico del socio Lions MJF Cristiana Pegoraro trasmesso in streaming il recente 6 gennaio, che rimarrà a disposizione dei pazienti del Gemelli ART e dei loro familiari anche per future fruizioni individuali”.

 

Per conoscere e sostenere il nuovo progetto “Cometa”, visita subito questa pagina: https://associazioneromanini.org/donations/cometa/.

La fruizione dell’arte – sia essa nelle forme dell’architettura, della pittura, della musica, del cinema o dei moderni contenuti audiovisivi digitali – crea un ambiente favorevole per i pazienti e li aiuta ad affrontare le terapie e a gestire stress e paure. La Radioterapia del Policlinico Gemelli ha così avviato un originale progetto, finanziato da una raccolta fondi in collaborazione con  l’Associazione Attilio Romanini, che consentirà di mettere a punto un sistema integrato per offrire un’esperienza multidimensionale e personalizzata ai pazienti durante le terapie oncologiche.

Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/

Fin dall’antichità, l’arte è stata una delle prime forme per donare sollievo ai malati. Il più antico ospedale d’Europa, il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia edificato a Roma nell’anno 727 per accogliere e curare i pellegrini stranieri, era infatti abbellito da affreschi e decorazioni e vedeva anche la presenza di un organo per allietare coloro che vi erano ricoverati. Questa stessa intuizione è alla base del progetto “Art4ART”, in fase di realizzazione presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma.

“Questo progetto nasce all’interno di una nostra consolidata tradizione, nella quale il paziente non è solo destinato a ricevere le più moderne prestazioni sanitarie, ma anche ad essere inserito in un contesto bello e accogliente che lo faciliti nella relazione con il personale e ne favorisca la consapevole partecipazione alla terapia, allo scopo di ottenere i migliori risultati clinici”, spiega il prof. Vincenzo Valentini, direttore del dipartimento e vicedirettore scientifico del Gemelli. “Proprio l’arte, nelle sue forme più diverse, può essere infatti il veicolo più immediato e empatico per parlare al cuore della persona malata e aiutarlo ad andare oltre la sua angoscia, la sua paura e il suo dolore”.

 

Arte e tecnologia al servizio del paziente

Il principale obiettivo del progetto “Art4ART” (acronimo che vuole significare “l’Arte per la Radioterapia Avanzata”) è quello di accompagnare il paziente nel suo percorso di cura e rendere gli ambienti di cura più gradevoli, accoglienti e arricchiti di stimoli, non solo per lui, ma anche per i familiari, gli accompagnatori e gli operatori sanitari. Il primo approccio ha visto l’abbellimento degli ambienti del Servizio del Gemelli ART con immagini di monumenti e strutture architettoniche di grande impatto emotivo tratti dall’immenso patrimonio storico della città di Roma: sale e corridoi sono stati dunque affrescati con scorci dell’Aventino e del Colosseo o con altri monumenti e luoghi simbolo della capitale. A questo, si è poi aggiunto l’utilizzo di tecnologie digitali per la fruizione della musica e di contenuti audiovisivi durante la radioterapia.

“Sia in day hospital che nelle camere per la degenza, i pazienti hanno purtroppo molte ore da trascorrere, spesso in solitudine e con lo stress per la terapia alla quale si stanno sottoponendo”, sottolinea il dott. Luca Tagliaferri, oncologo radioterapista referente del Centro di Oncologia Interventistica del Gemelli ART. “In questo contesto, è prezioso il ricorso alle tecnologie digitali, che consentono di personalizzare e quindi rendere più accoglienti gli ambienti ospedalieri. L’utilizzo di proiezioni, musiche e suoni, accompagnati anche da luci colorate e aromi, può offrire al paziente un’esperienza unica multidimensionale. Infatti durante la terapia il paziente potrà vedere un film o un concerto, oppure vivere un’esperienza a sua scelta come la visita di un museo, o una lezione nel laboratorio di un artista, oppure una passeggiata nella natura, con strumenti dedicati come monitor interattivi o tablet, ma anche attraverso una stanza innovativa che, attraverso sofisticate tecnologie di proiezione, ha lo scopo di offrire una realtà immersiva a 360 gradi”.

 

La sfida della Digital Therapy

L’impiego di tecnologie digitali multimediali non ha solo uno scopo di semplice intrattenimento, ma si affianca alle cure mediche per favorire la partecipazione consapevole del paziente alle cure e per aumentare i risultati positivi sul piano clinico. Questo approccio, meglio noto come “Digital Therapy”, è una modalità riconosciuta per ora solo in Francia e in Germania, anche se la Commissione Europea ha già pubblicato le linee guida per implementarla negli altri Paesi. “Pure in Italia è partito un percorso per far riconoscere la Digital Therapy dalle autorità sanitarie, anche se ci vorranno alcuni anni di ricerche e sperimentazioni”, sottolinea il prof. Valentini. “E’ una nuova frontiera, in cui si colloca efficacemente proprio il nostro progetto ‘Art4ART’ che intende verificare come la fruizione dell’arte nelle sue varie forme, messa in correlazione con i dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, consenta di sviluppare una progettualità integrata e partecipativa da poter applicare in futuro ai pazienti sulla base delle loro sensibilità e delle risposte alla terapia”. In prospettiva, infatti, grazie all’utilizzo del machine learning e dell’Intelligenza Artificiale, sarà possibile mettere a punto un sistema che, sulla base dei dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, individui il miglior contenuto artistico e il contesto ambientale più adatto per ottenere la riduzione dello stress e della paura dei pazienti, come anche i migliori risultati della terapia.

Contribuisci al progetto Art4ART

Il progetto Art4ART è in fase di avvio, a partire dalla ristrutturazione dell’area ambulatoriale del day hospital e delle camere di degenza per la radioterapia interventistica e metabolica del Gemelli ART. In questo ambito, è già stata realizzata una prima raccolta di fondi, coordinata dall’Associazione Attilio Romanini, per il progetto “COMETA” (acronimo che significa “COnnessi in METAbolica”), relativo all’allestimento di una camera per la radioterapia metabolica, dotata di sistemi digitali a disposizione dei pazienti per interagire con i loro familiari all’esterno dell’ospedale e anche abbellita da uno straordinario affresco realizzato dal pittore Antonio Nunziante che ritrarrà appunto una cometa nel buio cielo stellato. Anche gli altri ambienti del Gemelli ART sono destinati a diventare più accoglienti e “tecnologici”, con il supporto di enti, associazioni e privati che vorranno aiutare questa iniziativa. Oltre al contributo economico, alcuni hanno voluto comunque partecipare a questo progetto mettendo a disposizione le proprie capacità artistiche, come i pittori che abbelliranno le pareti dei vari ambienti (a partire dal maestro Antonio Nunziante) e anche musicisti (come la pianista Cristiana Pegoraro, che ha voluto offrire un intero concerto in streaming, la cui visione sarà disponibile ai pazienti).

Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/

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