Rassegna Stampa

Continua l’eco mediatica sulla recente inaugurazione presso il Gemelli ART dei “Giardini Verticali”. Ne hanno parlato infatti molte testate giornalistiche e radiotelevisive nazionali. Si tratta di un’originale installazione per far “assaporare ai pazienti il gusto di una nuova primavera nella loro vita anche nella malattia oncologica”, organizzata in collaborazione con Confagricoltura, la onlus Senior L’Età della Saggezza e l’azienda specializzata Sundar Italia. Madrina dell’iniziativa la showgirl Carolina Marconi.

Ben 1.000 piante di 9 diverse tipologie sono state posizionate negli ambienti del centro di Radioterapia Oncologica del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma. L’evento inaugurale è stato anche l’occasione per lanciare la campagna di raccolta fondi “La bellezza, un seme che cresce”, organizzata in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini e finalizzata all’acquisto di uno strumento atto a prevenire la caduta dei capelli dovuta alla chemioterapia.

A questa iniziativa ha dedicato un articolo anche “RomaSette”, il settimanale della Diocesi di Roma distribuito in allegato al quotidiano “Avvenire”. L’articolo è disponibile qui: https://www.romasette.it/al-gemelli-giardini-verticali-per-i-pazienti-oncologici/

Anche tu puoi contribuire alla raccolta fondi del progetto “La bellezza, un seme che cresce”: https://www.associazioneromanini.org/donations/la-bellezza-un-seme-che-cresce/

Sono stati inaugurati i “Giardini Verticali” negli ambienti del Gemelli ART, il centro di Radioterapia Oncologica del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma. Si tratta di un’originale installazione, composta da circa 1.000 piante di 9 diverse tipologie, organizzata con Confagricoltura, la onlus Senior L’Età della Saggezza e l’azienda specializzata Sundar Italia, e che ha visto come madrina la showgirl e attrice Carolina Marconi.

Questa iniziativa si inserisce nel solco del progetto “Art4ART”, promosso dal Gemelli  ART in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini, che ha lo scopo di creare un ambiente favorevole per i pazienti tramite la fruizione della bellezza dell’arte e della natura, per aiutarli ad affrontare le terapie e a gestire lo stress e le paure e favorirne la consapevole partecipazione al percorso di cura, oltre ad offrire conforto psicologico e spirituale e a facilitare la relazione con il personale sanitario e con i volontari.

“Il nostro primo obiettivo”, ha infatti sottolineato, in occasione dell’inaugurazione, il prof. Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART e vicedirettore scientifico del Policlinico Gemelli, “è aiutare da vicino ogni singolo paziente come un compagno di viaggio nel faticoso percorso di cura, mettendo a disposizione le bellezze dell’arte e della natura per consentirgli di affrontare al meglio questa esperienza dal punto di vista fisico e della consapevolezza di sé”.

Il Policlinico Gemelli ha dedicato a questa inaugurazione un ampio articolo, disponibile qui.

Intervista al Prof. Vincenzo Valentini su Vatican News, nel programma “Effetti Collaterali” di Eliana Astorri.
Qui si può ascoltare l’intervista https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/effetti-collaterali/2021/12/effetti-collaterali-23-12-2021.html

Da ottobre scorso è attivo il progetto Art4ART. E’ il nuovo Day Hospital e Degenza per l’interventistica radioterapica e la radioterapia metabolica del Centro di Radioterapia Oncologica Gemelli ART della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, realizzato in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini. L’arte aiuta a rendere meno impegnative per i pazienti le cure alle quali devono sottoporsi. Il supporto della bellezza, attraverso la musica e la pittura, stimola le energie positive distraendo dalla terapia e agevolando il contatto con la propria spiritualità e il senso della vita. Ecco che alle terapie vere e proprie (ART sta per Advanced Radiation Therapy, centro tecnologicamenente all’avanguardia) si aggiungono dispositivi (tablet) attraverso i quali si può scegliere di vedere opere d’arte, ascoltare musica e fruire di quelle fonti portatrici di bellezza. Artisti ed istituzioni hanno partecipato alla donazione di opere di arte figurativa e di composizioni musicali da mettere a disposizione del paziente durante le terapie. E’ acclarato da tempo che vivere le terapie in un ambiente accogliente, colorato e distraente abbia effetti benefici sulla guarigione del malato, ma ora una ricerca vuole accertare quanto e fino a che punto. E’ in corso una campagna di Natale per raccogliere fondi proprio per implementare la strumentazione atta a realizzare questo ambiente favorevole intorno al paziente. Intervista al professor Vincenzo Valentini, direttore di Gemelli Art della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Per informazioni e donazioni: https://www.associazioneromanini.org/donations/art4art/ e https://www.gemelliart.it/art4art/

 

Su Lancet Child and Adolescent Health è stato pubblicato un documento con le prime linee guida su come gestire l’ECMO, la tecnica di ossigenazione extracorporea dei bambini sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Intervista al dottor Matteo Di Nardo, Responsabile Ecmo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS.

di Eliana Astorri

Sono stati circa 100mila nel 2020 i pazienti sottoposti a radioterapia in Italia, di cui 47.044 al Nord, 34.686 al Centro e 18.014 al Sud. Coloro che hanno ricevuto un trattamento radioterapico per eliminare completamente un tumore sono stati invece oltre 15mila: circa la metà, esattamente il 48%, per il tumore della prostata, il 21% per i tumori testa-collo, il 9% per il tumore della cervice uterina e il 22% per il tumore del polmone non a piccole cellule. E’ quanto emerge da un’indagine conoscitiva su 104 centri italiani promossa dall’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO) e che si è focalizzata su questi quattro tumori.

Radioterapia durante il periodo della pandemia

“I dati emersi, alcuni dei quali ancora in fase di elaborazione, sono molto incoraggianti, in quanto l’indagine è stata condotta durante l’anno di massima acuzie della pandemia Covid-19 anche per valutare quanto e come la radioterapia ha risposto alle esigenze dei pazienti oncologici in un periodo critico per i reparti di oncologia”, spiega Vittorio Donato, presidente di AIRO e capo del dipartimento Oncologia e Medicine specialistiche, direttore della divisione di Radioterapia, dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Secondo l’indagine, i centri che sono in grado di somministrare autonomamente, all’interno del reparto di radioterapia, la chemioterapia in concomitanza alla radioterapia sono solo il 40% del totale di quelli che hanno risposto e si tratta in prevalenza di strutture universitarie e grandi strutture ospedaliere. Nello specifico sono stati 3.258 i pazienti con un tumore testa-collo trattati a scopo radicale. Il tumore della prostata è il grande protagonista dei trattamenti radioterapici negli ultimi anni. Sono 7.364 i casi di tumore prostatico trattati a scopo curativo. Sono 1.345 i pazienti sottoposti a radioterapia radicale per tumori della cervice uterina, con utilizzo di brachiterapia di completamento o radioterapia di contatto. I pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule sottoposti a radioterapia radicale sono stati invece 3.623.

Valentini: “Cresce l’utilizzo della radioterapia come terapia curativa per molte neoplasie”

“I dati emersi dalla survey condotta dall’AIRO fotografano il crescente utilizzo della radioterapia come terapia curativa per numerose neoplasie e confermano pienamente la sua fondamentale importanza nel processo di cura oncologico”, ha commentato il prof. Vincenzo Valentini, direttore del centro Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy) del dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma. “Gli ultimi anni hanno visto uno sviluppo dirompente delle tecnologie radioterapiche innovative e della loro integrazione con le moderne terapie multimodali, consentendo risultati considerati irraggiungibili anche nel più recente passato. Il Gemelli ART si pone all’avanguardia di questa continua sfida d’innovazione contando su un parco tecnologico di rilievo internazionale, in cui spiccano apparecchiature dedicate ai trattamenti ibridi con risonanza magnetica, acceleratori lineari per trattamenti di alta precisione ed avanzatissime attrezzature di oncologia interventistica, e rivolgendosi con grande attenzione anche alla dimensione umana del paziente, che viene accolto come persona anche attraverso la bellezza dell’arte, strumento di empatia e sollievo”.

Al minuto 8:20 “Basta la Salute” di RAI News 24 si occupa del progetto Art4ART del Gemelli ART.

Qui il link https://www.rainews.it/dl/rainews/media/bastalasalute-a79357b9-bfcb-4185-ba3a-5e1d1cd4c53d.html