Si chiama RAMSI (acronimo di Radioterapia Amica Mia SmileIN) ed è il progetto nato dalla collaborazione tra il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli e la società SmileIN , leader nella misurazione della soddisfazione dei pazienti. All’interno del reparto del Gemelli ART, sono stati infatti installati degli speciali totem “touch point” con quattro faccine colorate dal verde al rosso per consentire ai pazienti di ogni età di esprimere facilmente il proprio “voto” in maniera anonima in quattro aree: accoglienza, grado di competenza percepita, puntualità dell’orario di visita e di terapia e infine comfort degli ambienti. A questo progetto, la rivista “Osservatorio Medico-Scientifico”, distribuita in allegato al quotidiano “Il Giornale”, ha dedicato recentemente un articolo a firma di Patrizia Riso. Lo ripubblichiamo integralmente.
L’importanza della soddisfazione dei pazienti
Il professore Vincenzo Valentini e l’architetto Maurizio Lissoni descrivono il progetto RASMI relativo all’indice di riferimento globale e scientifico per le radioterapie dove il paziente diventa co-protagonista delle cure. Raccolta dati e analisi in “real time” per un continuo miglioramento del servizio.
di Patrizia Riso
Il progetto RASMI – racconta l’architetto Maurizio Lissoni – nasce dall’incontro tra SmileIN, azienda leader nella misurazione della soddisfazione dei pazienti, e Gemelli ART della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli-IRCSS. L’esigenza è quella di monitorare quotidianamente la percezione di soddisfazione con uno strumento semplice per i pazienti e, contestualmente, ricevere un’analisi precisa con report automatici di facile lettura. Così nasce RAMSI per le radioterapie oncologiche, che permette di capire le criticità ma soprattutto di valorizzare le eccellenze dei team di lavoro.
“In un momento in cui la comunità sanitaria mondiale è messa a dura prova dal Covid – spiega il professore Vincenzo Valentini – il trattamento dei pazienti oncologici presso il Gemelli ART della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli-IRCCS di Roma ha rappresentato una prerogativa e non è mai stato interrotto. Tuttavia, una priorità è rappresentata dalla percezione da parte dei pazienti circa la qualità dei trattamenti erogati. Negli ultimi anni, infatti, è aumentata la consapevolezza dell’importanza della percezione del paziente e della sua soddisfazione come un indicatore chiave di efficacia terapeutica. Tra tutti i trattamenti oncologici, la radioterapia può essere considerata estremamente stressante per il paziente, a causa del suo carico quotidiano, spesso aggravato da terapie sistemiche concomitanti”.
In questo contesto, il progetto RAMSI (Radioterapia Amica Mia SmileIN), coordinato dal professor Vincenzo Valentini, coadiuvato dalla dottoressa Giuditta Chiloiro, si integra pienamente con l’esigenza di un’assistenza “centrata sul paziente” in cui esso sia co-protagonista delle cure. Attraverso la misurazione, il monitoraggio e la valutazione dell’assistenza sanitaria è possibile raccogliere dati a favore di una ricerca scientifica dettata dal paziente, per un’ottimizzazione dei processi verso la soddisfazione dei bisogni di cura, migliorando in questo modo la struttura organizzativa della radioterapia.
Qual è il ruolo di “SmileIN”?
Maurizio Lissoni: “Esistono vari strumenti che vanno dallo ‘SmileIN totem’, un rilevatore fisico per la raccolta dati, ad altri strumenti digitali come lo ‘SmileIN web’, tutti muniti dello stesso sistema di votazione con 4 faccine colorate che vanno dal rosso al verde (verde: giudizio positivo, fino a rosso: giudizio pienamente negativo). Si tratta di uno strumento semplice, di facile interpretazione per tutti i pazienti, che permette di capire in tempo reale la percezione dei servizi che quotidianamente vengono offerti. In particolare, gli ambiti che fino ad oggi sono stati esplorati presso il Gemelli ART sono la puntualità, la percezione di essere accolto come persona, la percezione della competenza professionale ed il confort degli ambienti, attraverso semplici domande. La rilevazione del dato è stata ottenuta tramite il posizionamento dei totem all’interno della divisione della Radioterapia Oncologica. Questo permette di avere una valutazione misurabile in maniera facile ed intuitiva del ‘percepito’ da parte del paziente oncologico”.
Quali vantaggi ha ottenuto Gemelli ART?
Vincenzo Valentini: “Il progetto, partito nell’ottobre 2017 presso il Gemelli ART della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli-IRCCS, ad oggi ha permesso di registrare oltre 147mila votazioni. Un numero così considerevole di valutazioni del percepito del paziente per i vari ambiti investigati ha permesso di ottenere un valore misurabile sotto forma di indice RAMSI. La potenzialità di questo progetto è di avere valori che possono essere confrontati nel tempo per valutare l’impatto di nuove procedure attuate all’interno della divisione. La possibilità di raccogliere in maniera semplice e rapida un numero considerevole di valutazioni ci ha permesso di avere uno strumento utile per monitorare l’andamento della qualità dei servizi offerti nel reparto di Radioterapia Oncologica ed individuare le criticità e intervenire per migliorarle”.
Come comunicate i dati al paziente?
V.V.: “I pazienti hanno accesso ai risultati delle votazioni: all’interno del reparto, infatti, è esposta una bacheca con il report mensile delle diverse aree indagate dai totem SmileIN ed inoltre le tendenze di RAMSI possono essere seguite sui social e sul sito web del Gemelli ART. È anche possibile trovare sul sito una sezione riservata a suggerimenti e chiarimenti che possono essere inviati in forma anonima”.
Cosa si aspetta per il futuro di RAMSI?
V.V.: “Il progetto ha visto da febbraio 2019 la partecipazione progressiva di altri sette centri di radioterapia oncologica distribuiti su tutto il territorio nazionale. La creazione di un consorzio ha permesso di testare questa strumentazione, definendo un indice di riferimento nazionale a cui i differenti centri di radioterapia possono fare riferimento per ottimizzare i servizi erogati ai propri pazienti. Questo permette di avere una valutazione misurabile per ogni reparto di radioterapia, confrontabile tra le diverse strutture, ed una valutazione integrata tra i differenti ambiti che vanno dall’accoglienza, alla puntualità dei servizi erogati, alla qualità del trattamento ricevuto e del comfort degli ambienti. Un coinvolgimento progressivo dei centri di radioterapia potrebbe permettere di avere una misurazione dell’esperienza dei pazienti oncologici nelle radioterapie in Italia”.